Convinzioni e credenze. Forme di pensiero che plasmano e guidano la nostra esistenza.
- Gianluca Minella

- 7 giorni fa
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Aggiornamento: 1 giorno fa
L’essere umano opera continuamente cambiamenti su più livelli della propria esperienza.
Agiamo sull’ambiente che ci circonda; modifichiamo i nostri comportamenti attraverso cui entriamo in relazione con esso; sviluppiamo capacità e strategie che orientano le nostre azioni. Ma, a un livello più profondo, trasformiamo — o restiamo prigionieri — dei sistemi di convinzioni e di valori che danno senso, direzione e motivazione alla nostra vita.
Ancora più in profondità, questi sistemi si intrecciano con la nostra identità, con l’immagine che abbiamo di noi stessi, e con il modo in cui ci rapportiamo a ciò che percepiamo come più grande di noi: la vita, il senso, il destino, ciò che molti chiamano dimensione spirituale.
Convinzioni e credenze come forme di pensiero
Le convinzioni possono essere intese come forme di pensiero che plasmano l’esistenza.
Non sono semplici opinioni, ma strutture profonde attraverso cui interpretiamo la realtà.
Convinzioni e credenze costituiscono un ponte tra i valori e l’esperienza concreta: influenzano ciò che riteniamo possibile o impossibile, le nostre capacità, le nostre scelte e i nostri comportamenti. In questo senso, non determinano solo come agiamo, ma spesso anche se agiamo.
Esse funzionano come filtri della nostra esperienza, attribuendo significato a ciò che accade. Non vediamo la realtà “così com’è”, ma attraverso le lenti delle nostre convinzioni.
Convinzioni, corpo e inconscio
Le convinzioni sono strettamente collegate alla struttura profonda dell’esperienza e alle aree più arcaiche del cervello. Per questo motivo non sono solo cognitive, ma anche corporee e fisiologiche.
Esse agiscono come programmi inconsci, che mettono in relazione i nostri valori con la realtà esterna e con l’ambiente in cui viviamo. Spesso non sappiamo di possederle: semplicemente le incarniamo.
La nostra capacità di realizzare cambiamenti significativi nella vita è l’espressione diretta di questi sistemi di convinzioni. Quando una persona è profondamente convinta di non poter fare qualcosa, troverà — in modo più o meno inconsapevole — il modo di impedire il cambiamento.
Convinzioni limitanti e cambiamento
Le convinzioni sono filtri attraverso cui guardiamo la realtà, ma talvolta diventano gabbie.
I primi sistemi su cui è importante lavorare in un percorso di crescita o di psicoterapia sono proprio quelli che operano contro il cambiamento desiderato: le cosiddette convinzioni limitanti.
Queste convinzioni non si fondano necessariamente sulla logica. Al contrario, molto spesso non rispondono affatto alla logica. Non sono vere o false in senso oggettivo: sono atti di fede.
Poiché non possiamo sapere con certezza cosa sia realmente la realtà, ci costruiamo convinzioni per orientarci nel mondo. Alcune risultano funzionali, altre disfunzionali o limitanti.
Quando le convinzioni diventano realtà psichica
Abraham Maslow raccontava l’aneddoto di un paziente fermamente convinto di essere un cadavere.
Quando, durante una seduta, venne punto e iniziò a sanguinare, esclamò stupito:
«È proprio vero… i cadaveri sanguinano!»
Questo esempio, estremo e paradossale, mostra come una convinzione possa piegare l’esperienza pur di non essere messa in discussione. In alcuni casi le convinzioni diventano veri e propri deliri, ma in forme più sottili influenzano la vita quotidiana di ognuno di noi.
Libertà, scelta e potere personale
Non può esserci potere personale senza libertà e capacità di scelta. Eppure, nella maggior parte dei casi, non scegliamo davvero: reagiamo meccanicamente agli stimoli, in modo automatico e reattivo, seguendo schemi appresi.
Un cammino evolutivo autentico mira a diventare uomini e donne più consapevoli, assertivi, creativi, capaci di esprimere la propria totalità e di rispondere alla vita in modo meno condizionato.

Dal pensiero al destino
Come affermava Lao Tzu:
I pensieri diventano parole, le parole diventano azioni, le azioni diventano abitudini, le abitudini diventano carattere, e il carattere diventa destino.
Questa sequenza mostra come la consapevolezza dei propri pensieri e delle proprie convinzioni sia fondamentale per plasmare attivamente la propria vita. Non per controllarla rigidamente, ma per abitarla con maggiore libertà.
Comprendere i propri bisogni e valori, mettere in discussione le convinzioni che ci limitano, significa rafforzare l’identità, chiarire chi siamo e ampliare il nostro spazio di scelta.
In questo senso, lavorare sulle convinzioni non è un esercizio mentale, ma un processo profondo di trasformazione: un passo verso una vita più autentica, responsabile e libera.
Convinzioni e complessi psichici
Nella prospettiva junghiana, molte convinzioni non sono semplici idee, ma si organizzano attorno a complessi: nuclei psichici emotivamente carichi, spesso formatisi nelle prime relazioni significative. I complessi influenzano il modo in cui percepiamo noi stessi, gli altri e il mondo, orientando il pensiero e il comportamento al di fuori della nostra volontà cosciente.
Le convinzioni limitanti possono allora essere comprese come espressioni di un complesso attivo: non descrivono la realtà, ma la realtà così come viene vissuta dalla psiche in un determinato momento. In questo senso, esse non vanno semplicemente corrette, ma comprese nel loro significato simbolico e nella loro funzione difensiva.
Il lavoro psicologico non consiste nel sostituire una convinzione con un’altra più “positiva”, ma nel rendere cosciente ciò che agisce nell’ombra, permettendo una riorganizzazione più ampia della personalità. È questo movimento che Jung chiamava processo di individuazione: un progressivo ampliamento della coscienza e della libertà interiore.
Gianluca Minella, psicologo e psicoterapeuta ad orientamento analitico junghiano
Questi temi trovano spazio anche nel mio lavoro clinico, in particolare nei percorsi di ipnosi ericksoniana e stati di trance.
Se ti interessa esplorare il rapporto tra convinzioni e pregiudizi in ambito psicologico, potresti leggere anche Psicologo. I dieci pregiudizi
Ricevo su appuntamento presso lo Studio di Psicologia a Castelletto Sopra Ticino, facilmente raggiungibile da Arona, Sesto Calende e altre zone del Lago Maggiore.





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