Jung e il sentimento religioso. Intervista a Robert Mercurio a cura di Gianluca Minella
- Gianluca Minella

- 20 gen 2019
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 6 giorni fa
In un saggio nel quale prende le distanze da un atteggiamento troppo riduttivo della psicoanalisi freudiana, Jung scrive: «non posso evitare […] il rimprovero di spiegare l’uomo troppo esclusivamente dal punto di vista patologico o alla luce dei suoi difetti. Un esempio convincente di questo è l’incapacità di Freud di spiegare l’esperienza religiosa. Io miro invece a capire l’uomo in quanto sano, e a liberare anche il malato proprio da quella psicologia che Freud descrive in ogni pagina delle sue opere.»
E in una delle sue lettere afferma: «[…] l’interesse principale del mio lavoro non risiede nel trattamento delle nevrosi, ma nell’accostamento al numinoso. […] l’accesso al numinoso è la vera terapia, e nella misura in cui si arriva alle esperienze del numinoso si è salvati dalla maledizione della malattia. La malattia stessa assume un carattere numinoso.»
Il termine “numinoso” sappiamo che è del teologo tedesco Rudolph Otto che nella sua opera parla di “esperienza religiosa” per intendere l’incontro concreto dell’uomo, con la potente e tremenda grandezza dell’Altro, con l’Infinito che gli si trova di fronte come .
Per descrivere questa esperienza Otto utilizza parole come “tremore”, “stordimento”, “stupore”, “rapimento ineffabile”.
In questa visione appare evidente che l’accesso al numinoso è per Jung di per sé salvifico, le malattie possono diventare dèi, da potenze che possono inghiottirci a occasioni per incontrare e relazionarci con l’Alterità più radicale.
“Jung e il sentimento religioso”. Intervista a Robert Michael Mercurioa cura di Gianluca Minella
Robert Mercurio si è laureato in filosofia negli Stati Uniti, ha conseguito studi post-laurea in teologia a Roma e un in Management in California (USA). In seguito si è diplomato in Psicologia Analitica presso il Carl Gustav Jung Institut di Zurigo. Membro della IAAP (dell’ARPA in Psicologia Analitica) e dell’AGAP di Zurigo. Svolge funzione di docente e supervisore in varie scuole.Tiene corsi sull’immaginazione attiva e sull’interpretazione psicologica delle fiabe. Autore di numerose pubblicazioni italiane e internazionali. Vive e lavora a Roma.
Gianluca Minella, psicologo e psicoterapeuta ad orientamento analitico junghiano, lavora a Castelletto Sopra Ticino (NO)





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