L’arte di Jung.
- Gianluca Minella

- 14 gen 2021
- Tempo di lettura: 2 min
Professionisti e importanti esponenti della Psicologia analitica contemporanea ci mostrano sfumature poco note di uno dei personaggi più importanti del Novecento, permettendo di comprendere meglio il “Jung artista” e il rapporto che egli intrattenne con l’Arte.
La "pietra di Jung" si riferisce a un elemento centrale e simbolico nella vita e nel pensiero di Carl Gustav Jung, rappresentato da un masso che lui stesso collocò e iscrisse nella sua Torre di Bollingen, un luogo che divenne espressione del suo inconscio e del processo di individuazione, simboleggiando l'eterno e il collettivo, in contrasto con la fugacità della vita umana, e che incarnava anche concetti chiave come il Sé e gli archetipi, specie l'archetipo della totalità.

Inoltre Andreas Jung, nipote diretto di C.G., illustra alla fine di questo incredibile libro – nato in occasione del decennale di attività del Centro Culturale Junghiano Temenos di Bologna – il rapporto intrattenuto da suo nonno con l’arte: sia in riferimento alla preziosa collezione di opere artistiche possedute dalla famiglia Jung sia alla produzione artistica di Carl Gustav, raccolta nel misterioso Libro Rosso.
AA.VV., L’arte di Jung, Paolo Emilio Persiani Editore (Collana Temenos), Bologna, 2020





