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Enantiodromia. “Ciò che si oppone conviene e dalle cose che differiscono si genera l’armonia più bella”.

  • Immagine del redattore: Gianluca  Minella
    Gianluca Minella
  • 21 apr 2017
  • Tempo di lettura: 2 min

“Il vecchio Eraclito, che era davvero saggio, ha scoperto la più meravigliosa di tutte le leggi psicologiche: la funzione regolatrice dei contrari. A questa legge diede il nome di ‘enantiodromia’, ossia corso in senso opposto, col che intendeva dire che ogni cosa sfocia prima o poi nel suo contrario […]. L’atteggiamento razionale dell’uomo civile si ribalta necessariamente nel suo contrario, cioè nella irrazionale devastazione della civiltà. Non è possibile infatti identificarsi con la ragione stessa: l’uomo non è soltanto ragionevole […]. L’irrazionale non può e non deve essere sgominato. Gli dei non possono e non devono morire. […] Sembra esistere sempre nell’anima dell’uomo una sorta di potere superiore, e quando non è l’idea di Dio è il ventre, come dice Paolo. Intendo dire con questo che una qualche pulsione o complesso rappresentativo concentra sempre in sé un’enorme somma di energia psichica, e così costringe l’Io a servirlo. Generalmente l’Io è talmente attratto da questo punto focale carico di energia che si identifica con esso e crede di non avere più nessun altro desiderio o bisogno. La conseguenza è morbosa: una follia, una monomania o un invasamento, un’estrema unilateralità che minaccia seriamente l’equilibrio psichico. […]. L’enantiodromia, sempre in agguato quando un qualche movimento si impone con forza indiscutibile, non risolve però il problema, anzi è altrettanto cieca nella sua disorganizzazione come nella sua organizzazione. Alla legge crudele dell’enantiodromia sfugge soltanto chi sa differenziarsi dall’inconscio, non già rimuovendolo – perché altrimenti l’inconscio lo afferra semplicemente alle spalle – bensì ponendoselo chiaramente dinnanzi come qualcosa di diverso da sé. Enantiodromia significa appunto essere dilacerati in coppie di contrari, che a Dio appartengono e quindi anche all’uomo divinizzato, il quale per essere simile a Dio, deve vincere i propri Dei”, Carl Gustav Jung, Psicologia dell’inconscio


Incontri divulgativi a Bologna


Sala Multimediale della Biblioteca R.Ruffilli Vicolo Bolognetti 2

(La partecipazione è gratuita e aperta a tutti gli interessati)

Venerdì 21  aprile 2017 | dalle ore 15.00


Enantiodromia: “Ciò che si oppone conviene e dalle cose che differiscono si genera l’armonia più bella”.


Gianluca Minella, psicologo ad orientamento junghiano


Per informazioni:


TEMENOS, Centro cultrale Junghiano Via Venturi, 20 – 40053 Bazzano Bo

E-Mail: temenosjunghiano@virgilio.it E-Mail: info@temenosjunghiano.com Telefono: 051 830840 – Mob: 346 0867283

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