Il pensiero di Carl Gustav Jung è ancora così attuale?
È probabile che lo spirito di Carl Gustav Jung non sia mai stato così vivo.
La sua natura caleidoscopica e la prospettiva epistemologica complessa che anima la psicologia analitica offrono di continuo preziosi gli sguardi e straordinarie chiavi di lettura al ricercatore interessato alla comprensione dell’attuale nei suoi risvolti antropologici, sociologici e psicologici.
A quasi 150 anni dalla nascita e 60 anni dalla morte di Carl Gustav Jung sono in molti a riflettere sull’attualità della psicologia analitica nella società contemporanea, e il suo rapporto con altre espressioni culturali.
Alla psicologia analitica vanno riconosciuti una serie di costrutti teorici e clinici per cui si può notare un progressivo autonomo e indipendente movimento di convergenza verso alcuni suoi paradigmi da parte di diversi approcci, dalla psicoanalisi freudiana alle scienze cognitive.
In questo senso l’attualità del pensiero e della prassi di Carl Gustav Jung va letta innanzitutto da un punto di vista epistemologico e successivamente clinico.
Un pensiero che non ha mai trovato grande spazio nelle accademie. Spesso saccheggiato anche se talvolta in buona fede, che si sta rivelando tuttavia uno straordinario specchio per osservare i riverberi e le mutazioni di un mondo i cui cambiamenti e trasformazioni in atto sono difficilmente prevedibili.
E l’opera di Carl Gustav Jung per quanto enciclopedica rimane ancora in parte non pubblicata.
La riflessione che ha seguito la recente pubblicazione del Libro Rosso ha ulteriormente contribuito ad un notevole approfondimento dell’affascinate tema dell’autopoiesi della psiche, quel processo dinamico-costruttivo mediante il quale la psiche forma, plasma e crea se stessa.
La straordinaria capacità della psiche di reggere “momenti di tensione” e di costruire il nuovo, generare ciò che prima non c’era e quindi tendere a significati sempre ulteriori attraverso la funzione simbolica, rimane uno degli aspetti di maggior interesse, novità e speranza sia per il futuro della psicologia che per la crescita dell’umanità intera.
Il Centro Culturale Junghiano Temenos ha chiesto ad alcuni noti professionisti del settore i rispettivi punti di vista e nello specifico, rispetto ai temi di proprio interesse e i loro contributi sono stati raccolti in una importante e attuale pubblicazione.
Michele Oldani. Psicologo psicoterapeuta e sociologo. Docente di Fondamenti di psicologia all’università di Breraè Milano (Docente e membro del direttivo alla scuola Li.S.T.A – Libera Scuola di Terapia Analitica. Vive e lavora a Milano
Daniele Ribola Psicoterapeuta e psicoanalista vive e lavora a Lugano. Co-fondatore e coordinatore didattico della scuola Li.S.T.A – Libera Scuola di Terapia Analitica. Diplomatosi nel 1978 al Carl Gustav Jung Institut di Zurigo è membro dell’Associazione Svizzera di Psicologia Analitica (SGAP) e dell’Associazione Internazionale di Psicologia Analitica (IAAP).
Gianluca Minella Psicologo e psicoterapeuta ad orientamento junghiano. Docente e membro del Comitato di coordinamento del Centro Studi della LISTA. Membro del Comitato Scientifico Editoriale del Centro Culturale Junghiano Temenos di Bologna è conferenziere e divulgatore. Vive e lavora privatamente a Castelletto Sopra Ticino (NO). Riceve anche a Varese e Milano.