La multinazionale leader nel settore degli elettrodomestici ha promosso una serie di incontri formativi con gli impiegati e i quadri per riflettere sulle potenzialità relazionali e per sviluppare e migliorare la comunicazione interna. Il corso è rivolto ai 150 impiegati del sito Whirlpool di Cassinetta di Biandronno e si è articolato in due giorni di attività in aula e in una terza giornata di team building.
Gianluca Minella, formatore aziendale, afferma: «L’esigenza di trovare un senso nel lavoro è fondamentale per resistere alle difficoltà del momento»
“Non ho tempo” è la frase più ricorrente sui posti di lavoro per proteggersi dallo stress di nuovi impegni. Un atteggiamento che riflette la difficoltà incontrate da un’organizzazione lavorativa tradizionale, adesso messa a dura prova dalla crisi economica. Consapevole dell’esigenza di integrare l’insufficienza del modello di azienda intesa esclusivamente come organizzazione e raccogliendo i suggerimenti dei dipendenti durante l’audit annuale, Whirlpool Emea ha avviato un corso dal titolo “Efficacia nelle relazioni: comunicazione consapevole e intelligenza emotiva”.
«La più grande risorsa di un gruppo, organizzazione o comunità è racchiusa nel potenziale di interconnessioni che è in grado di attivare – afferma Gianluca Minella, il formatore, facilitatore e coach che ha progettato e condotto la formazione. Tirare fuori il potenziale relazionale significa mettere al centro l’essere umano per favorire non soltanto la libera espressione delle sue idee, ma della sua creatività, intuizione ed emozionalità; in altre parole, metterlo in condizione di ritrovare in azienda se stesso, la sua umanità, la sua libertà e la sua abilità a rispondere, cioè la sua responsabilità».
Il corso muove dalla consapevolezza che la complessa situazione economica abbia messo in crisi il concetto e la funzione di organizzazione aziendale esclusivamente intesa come “macchina”; un modello che non riesce più a gestire la crescente complessità se non al prezzo di un forte carico di stress. Il risultato è che quelli che fino a oggi sono stati i modelli di efficienza diventano di giorno in giorno sempre meno efficienti. Si tratta quindi di riequilibrare una cultura organizzativa che si è fondata su un pensiero concentrato su prodotti e processi più che sulle relazioni umane, focalizzandosi esclusivamente sulla logica, sul pensiero tecnico-procedurale, come lo definiva Heidegger “il pensiero calcolante” e trascurando la componente emotiva.
«Nel luogo dove spendiamo la maggior parte del nostro tempo stanno venendo meno due requisiti che, in passato, caratterizzavano il lavoro: il senso di appartenenza e di identità – prosegue Gianluca Minella – e l’esigenza di trovare un senso nel proprio lavoro è fra i bisogni più diffusi e impellenti oggi nelle aziende, come emerge nelle sessioni di coaching e/o di counselling, nella diffusione dei conflitti interpersonali nei quali si sperimenta spesso rabbia, stess e impotenza». Nel lavoro come nella sfera privata è essenziale per vivere felici la ricerca di un senso più alto, che aiuti a superare le difficoltà del momento e apra alla dimensione della speranza.
A questo bisogno le organizzazioni rispondono giudicando, in alcuni casi, la questione troppo privata per essere affrontata nell’ambiente del lavoro, in altri elargendo benefit o confidando nella sola formazione tecnica e sui processi. La domanda non si esaurisce nella sfera delle competenze; punta più in alto, a riscoprire valori e cercare di armonizzare la mission individuale con quella aziendale. La “ricerca del senso” e il benessere che ne deriva concorre in maniera fondamentale a creare e a sviluppare armonia e benessere nelle relazioni. Come diceva Gregory Beatzon nel mondo degli esseri viventi non esistono cose ma solamente relazioni.
L’azienda può essere vista anche come un “sistema vivente” – conclude Minella – soggetto alle leggi del cambiamento e dell’adattamento dove i principi del cogito cartesiano “penso quindi sono” possono essere ri-equilibrati dalla consapevolezza che “sono e quindi penso”, sono connesso a qualcosa di più grande, ai miei col-leghi, alla mia famiglia, ai miei amici e insieme a loro sono “coscienza”. Coscienza di cosa? Che nell’universo tutto è uno, come affermano da millenni tutte le tradizioni sapienziali.
Comunicato stampa, novembre 2012
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Whirlpool EMEA e Whirlpool Corporation Con circa 11mila 500 dipendenti, una presenza sui mercati di oltre 30 Paesi europei e siti produttivi in sette Paesi, Whirlpool Europe, Middle East & Africa (EMEA) è una società interamente controllata da Whirlpool Corporation, l’azienda leader a livello mondiale nella produzione e commercializzazione di grandi elettrodomestici. Nel 2011, Whirlpool Corporation ha avuto un fatturato annuale di circa 19 miliardi di dollari, 68.000 dipendenti e 65 centri di produzione e di ricerca tecnologica in tutto il mondo. L’azienda commercializza i marchi Whirlpool, Maytag, KitchenAid, Jenn-Air, Amana, Consul, Brastemp, Bauknecht e altri importanti brand quasi in ogni paese del mondo. Il Centro Operativo Europeo di Whirlpool si trova in Italia, a Comerio (VA). Per ulteriori informazioni sull’azienda, consultate il sito Internet www.whirlpoolcorp.com o www.whirlpool.it.