Ho iniziato ad interessarmi all’ipnosi attraverso i libri ereditati dallo zio Ettore Minella, ginecologo e ipnologo, stretto collaboratore di Franco Granone, uno dei più importanti psichiatri e neurologi italiani  del ‘900 ad occuparsi di ipnosi, per decenni primario neurologo all’ospedale di Vercelli e fondatore nel 1979 del Centro Italiano di Ipnosi Clinica e Sperimentale dove mi sono formato professionalmente. Direttore della clinica Villa Mater di Verbania, Ettore Minella eseguì in Italia, a partire dagli anni ’70, i primi parti in ipnosi.

Che cosa è l’ipnosi? L’ ipnosi è una pratica terapeutica che permette di ottenere un profondo rilassamento psicofisico. Lo stato di trance ipnotica, in realtà, è uno stato naturale della mente che ogni individuo sperimenta quotidianamente e quindi si tratta, in fondo, di imparare a frequentarlo.

Molto spesso, senza nemmeno accorgercene, entriamo spontaneamente in trance: mentre guidiamo l’auto, quando guardiamo un film, all’aeroporto mentre siamo seduti ad aspettare di salire sull’aereo, quando stiamo leggendo un libro che ci piace o siamo impegnati a svolgere un compito manuale, oppure quando siamo intenti ad analizzare e a risolvere un problema molto impegnativo. E anche quando ci troviamo costretti ad affrontare esperienze che non siamo in grado di reggere psichicamente: quando siamo tremendamente annoiati oppure quando subiamo un trauma fisico o psichico, come un brutto incidente, la perdita di una persona amata, l’esperienza di un evento catastrofico.

La trance ipnotica è una condizione naturale della psiche nella quale la coscienza e l’inconscio entrano in contatto  in modo prezioso, favorendo risposte terapeutiche. Guidato dal medico o dallo psicoterapeuta il paziente viene condotto a ritrovare in se stesso questa capacità naturale di accedere alle proprie risorse e potenzialità, di amplificare le proprie percezioni e capacità, attivare risposte di autoguarigione.

In realtà l’ ipnosi, al contrario di quello che l’opinione comune crede, non conduce ad una perdita del controllo o della volontà. In questo stato di coscienza modificata, la psiche ritrova invece il suo centro e la sua interezza.

Il terapeuta o l’ipnologo, al di là di essere l’artefice del cambiamento che spesso viene favorito datta trance, è solamente un facilitatore che aiuta il paziente a cercare e trovare il suo modo specifico di accedere a questo speciale stato di coscienza. 

È il paziente il vero  autore ed artefice dello stato ipnotico !

L’ipnosi può essere un ausilio straordinario al rafforzamento dell’Io e del tono dell’umore in momenti di fragilità, stanchezza, stress o/o burnout e bassa autostima. 

È particolarmente indicata nel trattamento dei disturbi d’ansia e di panico, delle fobie e della depressione.

Utilizzata nelle tossicofilie e nei disturbi della condotta alimentare. 

Molto indicata nel trattamento del dolore, della sua parte fisica per la sua sperimentata capacità di indurre analgesia, come nella sua parte affettiva (es. attraversamento del lutto).

L’ipnosi è molto efficace nei cosiddetti disturbi somatoformi o psicosomatici in quanto ogni organo, apparato o sistema può essere oggetto di meccanismi di conversione psicosomatica.

Tuttavia è prima necessaria un’accurata diagnosi medica per escludere eventuali patologie organiche che sono di pertinenza esclusiva del medico di base e dello specialista.

Fra i disturbi psicosomatici o somatoformi nei quali l’ipnosi viene utilizzata:

  • in alcune sindromi dermatologiche (acne, orticaria, etc);
  • in alcune forme morbose dell’apparato respiratorio (asma bronchiale);
  • in alcune patologie dell’apparato digestivo (gastriti, ulcera gastroduodenale, coliti, colon irritabile);
  • disturbi del sistema cardiocircolatorio (ipertensione, aritmie, tachicardia o palpitazioni, etc);
  • nell’emicrania;
  • nei disturbi del sonno;
  • nei disturbi sessuali;
  • nelle patologie autoimmuni.

Sono stati ottenuti buoni risultati nel supporto e nella riabilitazione fisica e neurologica in generale come nel sostegno e nell’accompagnamento del malato oncologico.

L’ipnosi è anche utilizzata nella preparazione degli interventi chirurgici per abbassare il livello di paura e di ansia pre operatorio e per migliorare il recupero post-operatorio.

Più in generale, da un punto di vista psicologico ed esistenziale, l’ipnosi può essere utilizzata come un’esperienza in grado di

  • facilitare il cambiamento;
  • aiutare a modificare e correggere credenze, condizionamenti e comportamenti disfunzionali,
  • sperimentare nuovi comportamenti e strategie più funzionali;
  • entrare in contatto con le proprie risorse;

L’ ipnosi è una pratica capace di aiutare l’Io a farsi più duttile, flessibile e rilassato nei confronti della mutevole, imprevedibile e spesso dolorosa realtà dell’esistenza, ad affrontare la sofferenza in tutti i suoi aspetti. 

È uno strumento straordinario a disposizione dello psicologo clinico e dello psicoterapeuta per aiutare il suo paziente:

  • nel sostegno psicologico in genere;
  • ad entre in contatto con le sue emozioni;
  • ad affrontare lo stress;
  • nell’attraversamento ed elaborazione del lutto;
  • nei disturbi d’ansia e di panico;
  • nelle fobie;
  • nella depressione;
  • nelle dipendenze;
  • nei disturbi ossessivo-compulsivi (DOC);
  • nel disturbo post-traumatico (PTSD).

ma anche

  • nello sport e nel perfezionamento di capacità e abilità personali;
  • nella crescita ed evoluzione personale;
  • nel coaching individuale e di gruppo.

“La maggior parte delle persone camminano nel mondo  in una trance negativa ossia di depotenziamento  delle loro risorse”, Milton Erickson