Convinzioni: forme di pensiero che plasmano l’esistenza.

Noi operiamo cambiamenti nel nostro ambiente; cambiamenti di comportamenti attraverso i quali interagiamo con l’ambiente; cambiamenti delle capacità e delle strategie attraverso le quali dirigiamo il nostro comportamento; cambiamenti dei sistemi di convinzioni e di valori con cui motiviamo e rinforziamo le mappe e i sistemi che ci guidano; cambiamenti della nostra identità, dalla quale selezioniamo i valori e le convinzioni secondo cui viviamo; cambiamenti del nostro rapporto con quelle cose che sono più grandi di noi, cose che la maggior parte delle persone definirebbe spirituali.

Questo testo di Robert Dilts è un contributo fondamentale allo studio delle convinzioni, alle “forme di pensiero che plasmano la nostra esistenza”.

Convinzioni e credenze sono un ponte tra i valori e la nostra esperienza concreta e influenzano le nostre capacità capacità e i nostri comportamenti.

Hanno un grande potere sulla nostra vita in quanto funzionato come filtri della nostra esperienza dando significato a ciò che accade.

Essendo collegate alla struttura profonda della nostra esperienza e alle zone più arcaiche e primitive del cervello sono a stretto contatto con il corpo e con le funzioni fisiologiche fondamentali.

Funzionano come programmi inconsci che collegano i nostri valori alla realtà, all’ambiente in cui viviamo.

La capacità di agire comportamenti e di attuare cambiamenti  significativi nella nostra vita è la diretta espressione dei nostri valori e delle nostre credenze.

Comprendere i nostri bisogni e i nostri valori, mettere in discussione le nostre convinzioni e credenze, vuol dire consolidare la nostra identità, capire chi siamo e diventare più liberi.

Le convinzioni sono dei filtri con cui guardiamo la realtà e la ingabbiamo. I primi sistemi di convinzioni su cui è importante lavorare sono quelle che operano contro il cambiamento desiderato. I sistemi di convinzioni sono quindi la base di ogni processo di cambiamento. Se una persona è realmente convinta di non poter fare qualcosa, troverà una maniera inconscia per impedire il cambiamento. Con questa persona dovremo quindi lavorare sulle sue “convinzioni limitanti”. Le convinzioni non si fondano necessariamente su una struttura logica. Al contrario non rispondono alla logica quasi mai.

Vengono appunto concepite per non coincidere con la realtà. Sono una questione di fede. Siccome non sappiamo che cosa è reale ci formiamo una convinzione per orientarci nel mondo. Alcune sono funzionali altre disfunzionali o limitanti. (Abrahan Maslow, uno famoso psicologo, raccontò di un paziente che credeva di essere un cadavere e quando venne punto perché i cadaveri non sanguinano, affermo “E’ proprio vero, i cadaveri sanguinano!”)

Questo testo di Robert Dilt è fondamentale per chi voglia comprendere l’approccio della “Programmazione Neuro Linguistica” allo studio dei programmi automatici inconsci che guidano la nostra esistenza.

La PNL nasce negli anni ’70 quando Bandler e Grinder hanno iniziato a modellare soprattutto terapeuti efficaci, uomini che erano in grado in poche sedute di liberare le persone dai loro condizionamenti. L’intento dei “programmatori” che modellarono grandi uomini come Milton Erickson e Virginia Satir, fu quello di “liberare”, di “risvegliare” e “aprire” la mappa del mondo dei loro clienti per diventare uomini liberi dalle strutture condizionanti che Robert Dilts chiama “virus del pensiero”.

Essere liberi per poter esprimere il nostro potere personale, per diventare uomini creativi in grado di esprimere le nostre potenzialità, per realizzare la nostra vera natura, il nostro sé.

Non ci può essere potere personale senza libertà e capacità di scelta. Normalmente noi non scegliamo, ma siamo abituati ad essere stimolati dal mondo esterno, a reagire meccanicamente a degli stimoli in modo passivo o reattivo.

Essere uomini e donne assertivi, liberi, creativi e in grado di esprimere tutta la nostra totalità, è “l’obbiettivo” di ogni cammino evolutivo, di crescita e di autorganizzazione !

 

Robert Dilts, Tim Hallbom, Suzi Smith, Convinzioni, Milano, Ubaldini, 1998

 

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