“Jung e il sentimento religioso”. Intervista a Robert Michael Mercurio a cura di Gianluca Minella

In un saggio nel quale prende le distanze da un atteggiamento troppo riduttivo della psicoanalisi freudiana, Jung scrive: «non posso evitare […] il rimprovero di spiegare l’uomo troppo esclusivamente dal punto di vista patologico o alla luce dei suoi difetti.

Un esempio convincente di questo è l’incapacità di Freud di spiegare l’esperienza religiosa. Io miro invece a capire l’uomo in quanto sano, e a liberare anche il malato proprio da quella psicologia che Freud descrive in ogni pagina delle sue opere.»

E in una delle sue lettere afferma: «[…] l’interesse principale del mio lavoro non risiede nel trattamento delle nevrosi, ma nell’accostamento al numinoso. […] l’accesso al numinoso è la vera terapia, e nella misura in cui si arriva alle esperienze del numinoso si è salvati dalla maledizione della malattia. La malattia stessa assume un carattere numinoso.»

Il termine “numinoso” sappiamo che è del teologo tedesco Rudolph Otto che nella sua opera Il Sacro parla di “esperienza religiosa” per intendere l’incontro concreto dell’uomo, con la potente e tremenda grandezza dell’Altro, con l’Infinito che gli si trova di fronte come mysterium tremendum et fascinans.

Per descrivere questa esperienza Otto utilizza parole come “tremore”, “stordimento”, “stupore”, “rapimento ineffabile”.

In questa visione appare evidente che l’accesso al numinoso è per Jung di per sé salvifico, le malattie possono diventare dèi, da potenze che possono inghiottirci a occasioni per incontrare e relazionarci con l’Alterità più radicale.

L’attualità del pensiero di Carl Gustav Jung. Sguardi, pensieri, riflessioni

“Jung e il sentimento religioso”. Intervista a Robert Michael Mercurioa cura di Gianluca Minella

Robert Mercurio si è laureato in filosofia negli Stati Uniti, ha conseguito studi post-laurea in teologia a Roma e un Masters degree in Management in California (USA). In seguito si è diplomato in Psicologia Analitica presso il C.G.

Jung Institut di Zurigo. Membro della IAAP (International Association of Analytical psichology), dell’ARPA (Associazione per la Ricerca in Psicologia Analitica) e dell’AGAP di Zurigo. Svolge funzione di docente e supervisore in varie scuole.

Tiene corsi sull’immaginazione attiva e sull’interpretazione psicologica delle fiabe. Autore di numerose pubblicazioni italiane e internazionali. Vive e lavora a Roma.