Chi può dire se è un bene o un male?

Un giorno un povero contadino si recò dal capo del villaggio per lamentarsi del suo stato. Raccontò che la sua fattoria stava andando in rovina e pensava che fosse una cosa terribile. Il capo rispose enigmaticamente: “Chi può dire se è un bene o un male?”.

Il contadino tornò alla fattoria piuttosto confuso. Quella notte, uno stallone selvaggio arrivò alla sua fattoria; il contadino lo catturò e lo bardò per il lavoro. Investì tutto il proprio denaro in sementi, pensando che alla fine ne avrebbe tratto grandi profitti. Poi tornò dal capo del villaggio ed espresse la sua felicità per l’arrivo di quello stallone: ora poteva arare il doppio dei campi. Si aspettava che il capo fosse d’accordo. Ma il capo rispose: “Chi può dire se è un bene o un male?”.

Il contadino tornò alla fattoria ancor più sconcertato della volta precedente. Durante le settimane seguenti piantò i semi e lavorò duramente. Le piante crebbero bene ed egli non vedeva l’ora di fare il raccolto. Poi, una notte lo stallone scomparve. Il contadino era disperato; aveva speso tutto ciò che aveva per le sementi e tutto il raccolto sarebbe andato a male senza l’aiuto dello stallone. Tornò dal capo del villaggio lamentando la perdita dello stallone. Il capo rispose: “Chi può dire se è un bene o un male?”.

Il contadino tornò sconsolato alla fattoria. Ma il giorno seguente, con suo grande stupore e felicità, lo stallone ritornò portando con sé una giumenta. Ora il contadino era esultante: non solo i due cavalli gli assicuravano una grande forza lavoro, ma sentiva anche di avere il futuro assicurato, dato che probabilmente avrebbe avuto da loro altri cavalli. Si precipitò dal capo del villaggio per raccontargli le buone notizie e ricevere la sua benedizione. Invece il capo disse: “Chi può dire se è un bene o un male?”.

Il giorno seguente, il figlio più grande e più forte del contadino era impegnato nel raccolto in sella allo stallone. Improvvisamente lo stallone si impennò e disarcionò il giovane, che si ferì gravemente. Il contadino rimase davvero sconvolto; suo figlio, il miglior lavoratore, sarebbe rimasto a letto per mesi. Il contadino disse al capo del villaggio che il suo dolore era senza limiti. Ancora una volta, il capo replicò: “Chi può dire se è un bene o un male?”.

L’epilogo fu che un giorno l’esercito fece il giro delle fattorie per reclutare il primogenito di ogni famiglia per inviarlo a combattere al fronte. Ma il figlio del contadino, dato che era infortunato, non fu costretto a partire. E chi può dire se questo era un bene o un male?